CANONE CONCORDATO, LA CEDOLARE SECCA SCENDE AL 10 %

CANONE CONCORDATO, LA CEDOLARE SECCA SCENDE AL 10 %

Dopo la prima riduzione del 2013 della “cedolare secca” per i contratti concordati (dal 19% al 15%), il fisco taglia ancora l'aliquota portandola al 10% dal 2014.

Cos'è la “cedolare secca”?
La cedolare secca è un regime alternativo di tassazione delle locazioni di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, locati per finalità abitative, che sostituisce l'Irpef, le relative addizionali comunali e regionali e l'imposta di registro e di bollo dovute sul contratto di locazione. In altri termini, sul canone di locazione annuo si può pagare un'imposta sostitutiva, diversa per i contratti a canone libero rispetto ai contratti concordati, anziché tassare il reddito del fabbricato stesso con le modalità ordinarie.

Canone libero e concordato
Mentre il canone “libero” è quello stabilito dal mercato, il canone “concordato” è quello determinato sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni degli inquilini maggiormente rappresentative a livello nazionale. In questo modo il canone concordato risulta più contenuto rispetto agli ordinari prezzi correnti o di mercato. E' possibile optare per la cedolare secca sia per i contratti a canone libero sia per quelli a canone concordato purché in questo secondo caso gli immobili siano situati nei Comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe) oppure nei Comuni con carenze di disponibilità abitative.

Calo dell'aliquota
Dal 2014 per i soli contratti a canone concordato la cedolare è scesa al 10%. Accettando quindi di alleggerire la spesa per l'inquilino con un un contratto concordato, il proprietario porterebbe a casa un risparmio d'imposta decisamente interessante.
Fonte Confappi del 13/05/2014